CULTURA - DESENZANO
Desenzano del Garda
Nel centro storico di Desenzano il Museo Archeologico G. Rambotti che vi porta indietro di 4000 anni in un viaggio alla scoperta delle culture preistoriche dalle palafitte alla Desenzano moderna.
A due passi dall’hotel è possibile visitare una delle più importanti testimonianze delle Ville antiche dell’Italia Settentrionale: Antiquarium della Villa Romana. Di questa villa si possono osservare i mosaici pavimentali portati alla luce nel 1921, un tuffo guidato attraverso le tradizioni e usi del passato.
Il binomio perfetto tra l’uscita all’aperto e la visita ad un museo storico è la Torre di S.Martino della Battaglia. La torre sorge sul colle più alto di San Martino e il percorso museale si snoda dall’ingresso dell’edificio fino la piattaforma superiore ad un’altezza di 64 metri.
Verona
A 35 min di auto da Desenzano si trova la città dell’amore: Verona. Qui sorge il teatro lirico più grande al mondo: l’ARENA DI VERONA.
Affascinante da vedere e visitare ma ancor più attraente per il suo programma lirico. D’estate l’Arena si illumina e si pervade di musica e arte attraendo artisti da tutto il mondo.
Vedere un’opera lirica a Verona è vivere un’emozione unica e irripetibile.
Gardone Riviera
Spingendosi verso la parte nord del Lago di Garda e passando per Salò fermatevi al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera. L’edificio è stato eretto durante le prima guerra mondiale in onore della vita inimitabile di Gabriele D’annunzio, poeta, aviatore, politico e giornalista italiano. Il vittoriale è composto da un complesso di edifici, vie, piazze, teatri e giardini affacciato su una delle viste più belle del Lago di Garda.
Sirmione
La città dei baci e dei grandi poeti. Nell’entrare a Sirmione la prima cosa che si nota è il Castello Scaligero, il castello più fotografato in Italia. Dopo averlo costeggiato, passando per gli archi e per le vie del centro si arriva sulla punta di Sirmione e si assiste all’esempio più grandioso di edificio privato: le Grotte di Catullo. Vengono dette “grotte” poiché nel Rinascimento questo termine indicava le strutture interrate e crollate dentro le quali si poteva entrare come in cavità naturali.